Vogliono ammazzare una povera inferma di nome Eluana Englaro. I boia sono in
azione : attendono la sentenza del Giudice di Cassazione. Per ora li ferma solo
il timore della legge. Ma nell'animo già non temono più né legge umana,
tantomeno divina.
Mentre a Roma e ovunque si discute, a Lecco le povere monache si arrancano a
tener viva la candela debole della vita di Eluana. E le monache e la Chiesa
hanno ragione: staccare il sondino, cioè privare di acqua e cibo Eluana, è
esattamente un peccato antico e insieme moderno: è un
Omicidio, checché ne dicano i boia in veste di giudici o di giornalisti
o di semplice pubblico benevolo .
Tutto il problema si riduce in fondo a questo : c'è chi vuol bene alla vita e
accetta di sostenerla fino alla fine, come fanno le monache consacrate al Dio
della Vita; e c'è un certo pubblico nei paesi del benessere, e perciò anche in
Italia, che da tempo vuole accorciare le misure del voler bene. Perciò ha una
certa simpatia della morte; la cerca in vari modi, persino con l'arte dei
vampiri e dell'orrore, della violenza e della guerra, simpatizza col fondo
oscuro e brutale dell'uomo e anzi gli preme metterlo in evidenza nell'arte e
nella politica, perché forse si spera che sia ammirato e per quanto possibile,
emulato .
Specialmente tra XVIII-XX° secolo, prima si è scelto di dire che il Dio
della Vita non esiste; anzi è un impostura; dopodiché è cominciata una
colossale e sistematica crociata contro la vita stessa. Il nazismo con le sue
brutture, è in realtà solo la degenerazione di un processo lungo; ormai i
morti per aborto sono vari milioni in più di quelli dei lager
dell'ultima guerra; e la filosofia è la stessa o peggiore : Hitler
ammazzava i più deboli e chi non si sottometteva alla sua ideologia, perché
li considerava ostacolatori della razza superiore; però ammazzava per lo
più chi già era nato e quindi era visibile; certa nostra civiltà
invece fa già di peggio: uccide prima chi deve ancora nascere cioè chi è
ancora invisibile e non può difendersi nemmeno guardando negli occhi o
piangendo; e, sempre certa nostra civiltà, si riserva comunque di
tornare in futuro pian piano, agli orrori del nazismo, come dimostrano le guerre
bosniache, ma in grado diverso, un po tutte le guerre posteriori alla vicenda
nazifascista : infatti queste guerre, a ben guardare, sono segnate da un
particolare disamore per la dignità dell'uomo e della vita, onde più che
guerre contro il nemico, sono invero, guerre contro l'uomo stesso. Ma le guerre
contro l'uomo anziché il nemico, le ha inaugurate, l'ultima guerra mondiale e
sono una novità .
Ora che la nostra civiltà abbia già ucciso più di Hitler, vi sembra
un' affermazione eccessiva ? Pensate. L'aborto non è il solo cibo nel
piatto, non è il solo coltello del macellaio. C'è anche la mattanza degli
embrioni. Ci sono tutte le premesse della svalutazione della dignità umana che
possono favorire in vari modi gli omicidi: pedofilia, pederastia
legalizzata, pornografia cronica masmediatica e reale libertina sulle strade,
epopea masmediatica e letteraria, persino filosofica, contro la religione e
specie contro la Chiesa Cattolica, cioè contro la principale agenzia di umanità
e civiltà del mondo intero (con prove storiche alla mano); precarietà sempre
maggiore dei rapporti di lavoro e produzione, nel quadro generale del trionfo
crescente della frode e della criminalità e del maggiore impoverimento. In un
ambito svalutativo del rispetto della vita (come l'attuale ma specialmente come
quello che sarà ancor più in futuro se si considera la tendenza), come è
avvenuto in passato, come avviene tuttoggi, gli assassini hanno buon gioco nel
colpire i più deboli. Il male parte sempre dalla parte più debole, sia nel
mondo naturale che in quello spirituale.
Eluana è perciò solo una tappa di questo processo. E' invero una vittima
ghiotta sia per quello che è (una donna incoma col pieno diritto di vivere) che
per quello che rappresenta (una vita da spegnere ingiustamente, cioè da
dissacrare, nella prospettiva di poter fare altrettanto in ogni caso simile). Il
conclave del male vuole uccidere Eluana definitivamente col vento della morte,
perché gli dà fastidio che chi è tanto debole e indifeso, tuttavia sopravviva
in forza della sola fiamma dell'amore del prossimo, comandato dal Dio
della Vita . Il male odia infinitamente il Dio della Vita; ma poiché questi sta
in Cielo e il fango della terra non può raggiungerlo, e poichè il male quali
armi possiede solo il fango, allora vuole consolarsi, cercando di spegnere prima
possibile le candele isolate come Eluana. Eluana è infatti abbandonata da
tutti; persino dai familiari che invece d'accudirla vanno in giro a chiedere il
distacco del sondino, cioè la morte per mancanza di nutrimento. In particolare
il padre, dà un ottimo esempio d'amor paterno, in proposito.
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