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La fenomenologia della offerta di lavoro è oggi fortemente condizionata dalla decadenza morale e sociale : non si ammette facilmente che questa è la radice vera del problema.
Pertanto a poco servono le riforme logistiche, migliorando i Centri Impiego, le Politiche sociali, aumentando il numero delle agenzie trovalavoro :
il nodo del problema è che una parte della società, quella dei più anziani e che lavorano da tempo, non ama abbastanza la parte più giovane e più povera : infatti la prima, quella dei vecchi, per così dire, se la gode notevolmente aumentando a dismisura il parcheggio dei ragazzi sui banchi di scuola, inquinando l'ambiente, facilitando il divorzio e l'aborto, disgregando la famiglia e la religione col libertinaggio. Questi adulti o vecchi novelli o avanzati che siano, sanno bene che consegnano ai giovani un futuro più difficile; ma poiché son consapevoli che un giorno saranno morti, e poiché non credono più di tanto all'altra vita, in fondo in fondo se ne fregano (o son tentati troppo di fregarsene), di tale futuro.
La scuola per es., è da tempo, una trappola ammazzagiovani : essa serve solo a dare una parvenza di lavoro agli insegnanti e a indottrinare teoricamente i discenti; i quali tuttavia, preso il diploma o finito il corso, non sanno lavorare: e come potrebbero? Son sempre stati tenuti incollati nei banchi scolastici, e questi tra l'altro, gli hanno comunicato l'odio del lavoro manuale e specialmente dell'agricoltura; gli hanno comunicato la disaffezione al sacrificio, la pretesa di viver bene, in fondo senza saper fare alcunché.
Stando così le cose, poco si può pretendere anche dai centri dell'Impiego :
le informazioni infatti sono spesso, o non aggiornate o fasulle, cioè richieste di lavoro talmente precario, che l'imprenditore va avanti a forza di cambiar personale; onde tiene in linea o sui giornali costantemente una richiesta di personale, perché se qualcuno si fa vivo e lui non ha bisogno, gli dice che ha già trovato; se invece ne ha bisogno, pretende comunque di fare smodata selezione, si che improvvisa un concorso anche per vendere quattro libri a tre imbecilli in città, o per dare il caffè alla soldataglia del bar accanto ... o per vendere le macchinette che distribuiscono l'acqua ... .
E così mentre gli imbecilli (cioè quelli che cercan lavoro) aumentano i conti telecom telefonando o navigando via Internet, il mondo dei furbi, i mezzi imprenditori e la sottoburocrazia impiegatizia, gli alti complici del fradicio potere, la passan liscia, cioè sembra che propinino un'offerta lavorativa, che però in gran parte (in parte preponderante, sebbene con le possibili eccezioni) è soltanto questo : un'impostura quotidiana .
In questo contesto, è molto difficile trovar lavoro mediante i Centri Impiego; anzi è spesso quasi impossibile, e per alcune categorie oltre l'apprendistato, tutto si riduce a qualche lavoretto stagionale o evitato da tutti, perché ritenuto inappettibile o pericoloso dai più.
Uno dei diritti fondamentali della persona, il diritto al lavoro, tra i più elementari e indispensabili, tra i più facili da teorizzare e sostenere anche dal potere pubblico per il benessere sociale, viene dall'attuale paganesimo, reso sempre più difficile da raggiungere, al modo di un lontano e impossibile traguardo. E ciò avviene sotto l'occhio di tutti, pubblici e privati, senza che alcuno riesca, e voglia realmente interrompere sul serio, l'andamento verso lo schiavismo antico e nuovo dei più poveri e più deboli.
FINE
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