(Così erroneamente filosofando , madre natura non è più il libro firmato dal Creatore)
INDICE
A.Vocazione naturale all'arte predatoria
B. Quattro esempi o modi erronei, di leggere la Natura
2. Riproduzione
3. Predazione
C. Conclusione
S' afferma nella trattazione sottostante , che nell' uomo esiste una specie di vocazione naturale all'arte predatoria, la quale insieme al contesto religioso e culturale indebolito e odierno , può influire negativamente nel modo di leggere ed esporre la bellezza della natura .
Rilevo dunque quattro modi fondamentali di tale esposizione erronea della bellezza della natura (1.difesa del territorio , 2. riproduzione, 3. predazione , 4. Assenza del trascendente) , i quali modi o argomenti , da un lato sono viziati da filosofie arbitrarie e dall'altro , tacitamente o publicamente, pretendono di dare lezioni sull' uomo , prendendo a riferimento la vita di animali e piante , malamente interpretata .
Concludo dunque che la legge del più forte inferita dalla natura e applicata all' uomo , nonché l'assenza del trascendente , cioè del riconoscere Dio quale Autore o Creatore emerito della natura , sono le lezioni erronee più sostanziali di tali modi sopradetti di esporre la bellezza della natura .
A . Vocazione naturale all'arte predatoria
I nobili e i potenti del passato guardarono alla natura per disegnare le loro insegne simboliche o araldiche ; onde all'occorrenza poter essere più aquile che colombe , più leoni che agnelli , più rapaci che conigli , più squali che sardine ...ecc. 1) .
Insomma , l'aspetto potente e predatorio della natura ha sempre affascinato i potenti e i privilegiati del mondo , perché vedevano forse in tale aspetto , uno stimolo e una giustificazione ai loro istinti predaci o di ampio dominio .
Orbene , giunti i tempi moderni della democrazia , del progresso tecnico , del benessere , molti istinti, anche dei potenti , si sono attutiti o mascherati in ideologie e in azione politica .
Ma ciò che può esser detto : istinto predatorio dei potenti , né si è mai estinto né è scomparso ai nostri giorni , né coll'avvicinarsi alla modernità è venuto meno rispetto al passato , visto che per esempio , l' ultima grande guerra , mediante una carneficina mai vista prima , altro non fece che accertare se una razza superiore poteva o no , schiavizzare tutte le altre . In fondo i nazifascisti non erano che predatori oltransisti (indemoniati secondo una categoria della religione), che non si accontentavano di uccidere per difendersi o per sopravvivere , ma che volevano dominare il mondo spadroneggiando a piacimento sulla vita e la sorte di tutti .
Esiste pertanto nell' umanità di ogni tempo , una specie di vocazione naturale all'arte predatoria , della quale , alcune attività frequenti , come ad esempio la caccia e la guerra di dominio , altro non sono che aspetti contingenti e particolari , di un contesto ancora più ampio e profondo che compone la personalità stessa degli individui , e la compone negli istinti meno sani e nobili, e certamente più caratterizzati dalla cupidigia del potere e della richezza .
B . Quattro esempi o modi erronei, di leggere la Natura
Dentro questo ampio contesto soprascritto dove l' istinto di predominio a scapito d'altri sembra comunque la sintesi più azzeccata e ultima del discorso , nonché pure in considerazione dello indebolimento delle certezze dalla religione tradizionale (per opera di certo relativismo o soggettivismo etico che aumentando l' insicurezza degli individui , del pari li spinge a trovare nuovi modelli di riferimento e stabilità ) , anche il modo di leggere la natura e di proporla al mondo come cosa bella e utile da vedere e contemplare , è segnato da diversi modi o argomenti erronei , dei quali ne elenco almeno quattro :
1. difesa del territorio , 2. riproduzione , 3. predazione , 4. assoluta assenza di ogni riferimento al trascendente , cioè si guarda la natura non in silenzio per cercarvi la firma del Creatore , ma in silenzio o blaterando troppo, allo scopo di ignorare e non vedere la stessa firma dell' Autore ... .
Tuttavia, tra questi quattro argomenti o modi, gli ultimi due in particolare (predazione e assenza del trascendente), vengono presi come Vangelo e quasi termine fisso del discorso . Ma definiamo uno a uno ogni argomento e poi traiamo un unica e finale conclusione :
Ci sono animali territoriali e altri meno ; ma se ne rileva una costante per ogni specie o quasi : gli animali hanno un loro spazio territoriale e lo difendono; è questa una delle scoperte maggiori e acquisite dell' etologia.
Se dunque gli animali hanno la nozione istintiva che li porta a difendere il proprio territorio , è naturale che tale nozione ce l'abbia anche l' uomo , ab antico definito Animale sociale . Ora questa analogia , sebbene esistente , è tuttavia arbitraria , perché il possesso di un territorio , non implica necessariamente la difesa istintiva del medesimo : per esempio un uomo può decidere di vendere ad un altro il proprio territorio , senza bisogno di regolare i conti lottando o duellando ; al contrario , l'animale non ha scelta : deve lottare se vuole rimanere o espropriare .
2. Riproduzione
Rappresenta giustamente un capitolo importante per la conoscenza di una data specie; oggi si è raggiunta molta più conoscenza in proposito , rispetto al passato , e un vasto campo di ricerca e di nuove scoperte , ha aperto la genetica .
E' l'aspetto più complesso e delicato , che dimostra in modo più evidente di altri aspetti , l'esistenza di una mente che progettò la natura degli esseri . Tuttavia questa meravigliosa progettazione che trascende le leggi della riproduzione , è completamente ignorata . Quel progettista mirabile di opere divine , sembra non aver più diritti di sorta , sulle sue opere medesime . E ciò mentre si fa grande apologia dei meriti nei confronti di artisti di opere d'arte umane.
3. Predazione
Si tratta, nell'ambito della flora e della fauna , del rapporto tra prede e predatori , tra il più forte che riesce a imporre la sua legge alla vittima , cioè al più debole , e lo stesso più debole o vittima , condannato a tale ruolo dalla fatalità delle leggi naturali , nel contesto evoluzionistico della Selezione naturale, come base dell' equilibrio della catena alimentare e dell'ecologia stessa .
Ma la natura non è solo la Legge del più forte , non è solo parassitismo , sebbene sia vero che tali aspetti sono predominanti . Nella natura vigono anche Leggi mutualistiche d'aiuto e vantaggio reciproco , non solo nel mondo animale ma perfino in quello vegetale ; anzi , la scienza nonostante i suoi progressi , non ha ancora dato ragione di molti comportamenti e molte creature dalla funzione e utilità intuibile ma non ancora spiegata .
Ne consegue pertanto che la selezione naturale o come noi diciamo , la legge del più forte , non spiega tutti gli aspetti e le funzioni solidali degli esseri in natura ; inoltre l'analogia con l'uomo spesso non tiene conto che il primato del più forte , per esempio nella cosidetta catena alimentare , non s'attiva mai per il gusto d' uccidere , ma solo per necessità di sopravvivenza; al contrario , l' uomo illegale che mettiamo fa il mafioso , non uccide per sopravvivere ma per danaro , che è motivazione radicalmente diversa . L'accostamento della selezione naturale secondo Darwin alle vicende umane è pertanto un asserto filosofico del tutto arbitrario .
Si riduce a questo : a tirare l' uomo verso il basso , perché scrutando il basso o le cose della natura sotto il cielo , non si vuole riconoscere in esse , il segno imperante del Creatore ; pertanto queste cose sono soltanto come appaiono alla luce dell' ipotesi secondo la quale non esiste alcun Creatore ; e essendo come appaiono in tale ipotesi , esse non sono dunque come significano essere alla luce della essenza di se stesse o dell' ipotesi tradizionale , secondo la quale esiste il Creatore di tutto e di tutti , Dio stesso .
C. Conclusione
Al povero spettatore di documentari e testi di questo modo fittizio di leggere la natura , pervengono dunque i seguenti messaggi ultimi, che egli si ritrova nell'animo , magari senza saper bene nemmeno donde vengano e quando siano pervenuti a lui ; e tali messaggi erronei sono :
a ) che è bello guardare la natura , perché comanda il più forte , ed è dunque ordinata dalla legge del più forte; pertanto per quale ragione anche le società umane non dovrebbero esser governate dalla stessa legge ? O non siamo noi discendenti delle scimmie ? La legge del più forte ci permise meritevolmente di evolverci da scimmie a uomini; e dunque perché la stessa legge oggi non dovrebbe permetterci di amministrare il nostro ordine sociale , talvolta turbato irrimediabilmente da rivendicazioni d'altre frange e da immoralità varie , non più tollerabili ?
Se dunque la natura si amministra mediante la sola legge del più forte , perché gli uomini non dovrebbero amministrarsi al meglio allo stesso modo ? Perché , visto l' esempio naturale ovunque imperante , in ambito umano , che in fondo è sempre un ambito di natura , devesi al contrario applicare il principio della solidarietà verso il più debole ? Si può fare molto prima e molto meglio , eliminando l' inciampo medesimo , cioè il più debole , il quale , non è per così dire , che un anello della catena alimentare o predatoria .
Il fatto che le religioni comandino maggior solidarietà proprio verso i deboli , è soltanto un incidente di percorso , un errore come tanti, un consiglio che si può scegliere legalmente , di non perseguire o credere , e che lo si può abbandonare nel nome del sacro idolo della scienza evoluzionistica .
b) Che è evidente che con l'indagare la natura vedendoci anche il segno di Dio , oltre che le imperfezioni o ferite dal peccato d' origine , si tira gli uomini verso l'alto o il cielo , cioè verso Dio che vi ha lasciato la onnipresente firma; ma indagare la natura , come si fa ordinariamente , cioè ignorando la firma di Dio in essa , si tira l' uomo verso il basso , cioè verso la terra e il fango , perché gli esseri inferiori letti e studiati a prescindere dalla firma di Dio che li creò , essendo inferiori rispetto allo uomo , hanno troppo poco , e troppo poco di buono , da insegnare allo uomo medesimo, onde elevarlo .
FINE
1 : Lo nota anche Lutero .