(Da : Giovanni Papini , Mostra Personale , Brescia , Morcelliana 1941 , pp. 217-23 ).
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Lettere Pasquali e Natalizie . |
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Nelle storie della natività dipinta dai primitivi si può riconoscere il mirabile eterno schema della vita universale quale apparisce all' occhio cristiano . In alto , nel cielo , sopra la capanna , gli angeli annunziatori ; nel mezzo il bambino ; intorno a lui i due sposi , i due animali , i tre pastori e i tre re . Al sommo , cioè , i puri spiriti discesi dal Paradiso; al centro un Dio che s'è fatto uomo , cioè l' imperatore dei puri spiriti ch'è venuto a incarcerarsi nella carne umana ; e presso di lui i fratelli inferiori , gli animali , che furono prima dell' uomo ; e i rappresentanti del genere umano , scelti ai due estremi della città terrestre : i poveri pastori , che sono i monarchi del gregge , e i ricchi monarchi , che sono i pastori dei popoli .
Non abbiamo qui soltanto una bella composizione pittorica e poetica che impenna le fantasie e insoavisce i cuori , ma quasi una rappresentazione del misterioso fiore del mondo , che da le sue radici nello stabbio bovino e la sua immateriale corolla nel firmamento .
La scena della natività non è un sacro aneddoto a uso delle pie immaginazioni ma il simbolo vivente dell' eterna alleanza tra il basso e l' alto , tra la terra e il cielo , tra i bruti e l' uomo , tra l' uomo e tutti gli uomini , tra gli uomini e Dio . E' insomma , la rappresentazione corporea e visibile di quella unità ideale e invisibile che deve collegare nei secoli e nell' eternità tutti gli esseri viventi , dall' agnellino pur mò nato al Re del regno dei cieli . Se non si vede e non s' intende questa ecumenica fraternità , significata luminosamente dallo spettacolo del presepio , la festa della nascita redentrice diviene , alla fine , semplice occasione di conviti parentali e gioco di bambini .
Non a caso la leggenda cristiana ha voluto associare alla Natività gli animali più legati all' uomo , l' asino e il bove della stalla , gli agnelli dei pastori . Gli animali , tutti gli animali , furono affidati dal Creatore al primo uomo perché desse a loro un nome e una legge . La prima investitura di Adamo fu quella di signore del regno animale . Quand' egli fu cacciato dal Paradiso terrestre , in conseguenza del suo peccato , anche le innocenti creature a lui sottomesse furon coinvolte nella condanna . Il Demonio s'èra incarnato in una di esse, nel serpente , ed ebbe termine anche per loro la beata vita della perfezione . Adamo , e con lui tutta l' umana specie , ha dunque un obbligo verso i suoi fratelli subalterni sacrificati . E San Paolo afferma in una delle sue epistole che anche la natura tutta attende dai figli dell' uomo , che son pure figli di Dio , la sua redenzione e geme , aggiunge l' Apostolo , come donna nelle doglie del parto .
L' uomo che non ascolta questo gemito e non sente la sua responsabilità infinita verso tutte le creature viventi non è ancora pienamente cristiano . Egli deve salvare sè stesso perché si avveri anche la salvezza di tutto il creato . E i redenti , cioè i cristiani veri e puri , restituiti alla prima innocenza , hanno dato l' esempio . A tutti è nota la confidente familiarità delle fiere dei deserti e delle selve cogli antichi santi : gli stessi leoni si fecero servi degli anacoreti . E il Cantico delle creature di San Francesco non fu capriccio di poeta ma bensì riscoperta consapevole della nostra colleganza con tutta la natura , degna di colui che parlava agli uccelli dell' aria e si faceva amico e maestro del lupo .
Accanto agli animali ecco manifestarsi la seconda persona della Trinità , Dio stesso in figura umana . L' uomo è collegato , verso il basso , cogli animali , ma è unito , verso l'alto , colla divinità . L' uomo considerato in sè stesso , è nulla , un pò di fango destinato alla morte , ma considerato in rapporto a Dio è l' essere più alto e privilegiato della creazione , l'essere destinato a diventar mediatore tra la materia e lo spirito , tra la natura e il suo fattore , tra il tempo e l' eternità , tra i vermi e gli angeli , tra le creature e il Creatore .
L' uomo fu modellato dalle mani stesse di Dio , a immagine e somiglianza di Dio , e Dio medesimo , in un solenne momento della storia universale , è riapparso sulla terra a immagine e somiglianza dell' uomo. Il quale , dunque , non è già soltanto una macchina perfetta e peritura , ma un attore principale nel dramma dell' Universo , uno strumento di redenzione per sè e per gli altri , e in un certo senso , il collaboratore del Figlio di Dio . E' materia ma è destinato a diventare spirito puro , è mortale ma destinato alla vita eterna , è debole ma può , colla fede , redimere i più deboli di lui , è peccatore ma degno che il più sublime innocente si sacrifichi sulla croce per lui , è fatto di mota rossa ma chiamato a goder per sempre nella rosa celestiale che vide l' alta fantasia di Dante .
Questa altezza di predestinazione dell' uomo , questa dignità naturale e soprannaturale dell' uomo è significata appunto dal mistero della Natività , da quell' istante unico nel quale Dio si fa uomo perché l' uomo possa ricongiungersi nuovamente a Dio . Ma questa riunione non potrà avvenire se prima non si avveri sulla terra quell' unità degli esseri viventi , e in particolar modo di tutti gli uomini fra loro , qual' è simboleggiata , con poche figure , nell' aggruppamento notturno del Presepio .Il popolo povero è rappresentato da coloro che hanno la guardia degli animali ; i grandi della terra dai Magi, che sono insieme re e sapienti , cioè maestri e duci dei popoli . Animali riconciliati, pastori di armenti , pastori di nazioni sono riuniti intorno a quella poca paglia dove Cristo giace , per significare l' unità necessaria , la mistica solidarietà di tutte le creature intorno al Creatore .
Se gli uomini non si amano tra loro , se i piccoli non obbediscono , non rispettano , non seguono i forti e i saggi , se i ricchi e i dominanti non servono , non illuminano , non amano , non proteggono i piccoli non vi può essere pace sulla terra , non può esservi pace tra l' Universo e l' Autore dell' Universo . Mandriani e governanti inginocchiati insieme dinanzi al giaciglio di Colui ch'è Pastore degli uomini e Re del mondo, voglion significare l' unità del genere umano in Dio , quell' incredibile patto che viene stabilito tra la grotta di Betlemme e il trono dell' Eterno , quella confederazione terrestre e celeste che ha principio e fine nell' amore , nel triplice amore dell' uomo per l' uomo , dell' uomo per il suo Dio, di Dio per l' uomo .
E dunque non poteva mancare a questo convegno umano e divino , la presenza degli angeli , il canto e il messaggio delle creature perfette . Gli angeli rappresentano gli abitatori del paradiso celeste , come gli animali gli antichi abitatori del paradiso terrestre . Gli uni e gli altri apparvero prima dell' uomo ma l' uomo è chiamato , secondo le Scritture , a giudicare gli angeli e a signoreggiare gli animali . Questi rammentano all' uomo la felicità della patria perduta , gli altri insegnano all' uomo la felicità della patria futura .
La sacra rappresentazione della Natività è così compiuta e interpretata , ogni personaggio è al suo posto , nessuno manca . Tocca a noi , ora , tenerlo dinanzi alla mente , serbarlo nel cuore , e prender parte , dopo diciannove secoli e mezzo , alla dolcissima festa dell' universale unità .
Natale 2004 .