Benedetto XVI° nell Sala Nervi
(Commissionata da Paolo VI all'architetto Pier Luigi Nervi, e terminata nel
1971)
o delle Udienze, a Città del Vaticano.
Sullo sfondo la Resurrezione dello
scultore Pericle Fazzini, del 1977.
Il Papa proclamando i Diritti di Dio, è il
principale teorizzatore e difensore dei Diritti dell'Uomo, sulla Terra
Il File BUON ANNO, permette anche
l'apertura di un Documento singolare e per alcuni aspetti provocatorio, dal
titolo :
Dichiarazione universale
dei diritti di Dio. Si tratta di una bozza o canovaccio più
che di un Documento completo, che ambisce comunque a far considerare ciò che
a mio parere è uno dei problemi maggiori del nostro tempo :
il deperimento cronico del rispetto dei Diritti dell'Uomo perché non vengono
riconosciuti unanimemente e rispettati fino in fondo, i diritti naturali di
Dio (la sua esistenza, la sua aspirazione a collaborare con l'uomo per il
bene dell'uomo stesso e dell'universo su cui abita...).
Allo stato attuale, stiamo dunque tornando indietro, preparando piuttosto
(fino a prova contraria) un mondo che minaccia la salute del Pianeta e dei
suoi abitanti, aumentando nella sostanza la difficoltà dei più deboli, per
varie ragioni o motivi.
Ma a mio parere il motivo principale che stà all'origine di ogni altro (e
che pertanto, il rimuoverlo sarebbe la soluzione principe di ogni problema,
la premessa che permetterebbe all'umanità di ripigliare sicura la via del
progresso, arrestando la sostanziale retromarcia...) consiste nell'aver
tolto a Dio in misura eccessiva, il diritto di esistere e operare, insieme a
tutto il pacchetto dei diritti divini e naturali, che gli spettano quale
Creatore di tutto e tutti. Pertanto, è questa illegale
asportazione dei diritti di Dio, la causa principale di tutti i problemi
dell'odierna umanità.
La soluzione radicale e più efficace di ogni problema odierno individuale e
universale che sia, sta dunque nel restituire a Dio i
diritti naturali che l'uomo di propria iniziativa (prevaricando), gli ha
tolto. Da qui l'idea di scrivere una Dichiarazione universale dei
diritti di Dio; un modo moderno di raccogliere in poche righe quanto
già dice la Bibbia e la Chiesa Cattolica (e relativamente le varie
Chiese...e gli umanesimi e le religioni di certa buona volontà) in
proposito. Infatti non mi risulta che un tale Documento esista nella
specifica veste; ma se esiste, è ancora meglio: così potrà essere più
facilmente riassunto e riproposto... .
Ora non è possibile fare del male a Dio, perché l'uomo non può raggiungere
il Cielo, pur essendo talvolta ingiusto contro il Creatore stesso. Perciò la
prevaricazione costante o parziale dei diritti di Dio, nuoce in ultimo
fortemente all'uomo :
perché né estingue il sentimento soggettivo e oggettivo della fratellanza
universale; minaccia la democrazia e ogni
rispetto duraturo della dignità umana; l'arte
viene trasformata in pubblicistica del disvalore; la
scienza in presupposto esclusivo di minaccia e dominio (armi nucleari
e superiori..; ma anche strumento per accaparrarsi le risorse a discapito di
altri, e specialmente il diritto di vivere e di vivere meglio a discapito di
altri, che invece si pretende che devono morire o vivere peggio...);
l'amore tra l'uomo e la donna, in cantieristica
legale o illegale, del litigio; l'economia in
metodo teorico-pratico per arricchire pochi e schiavizzare molti con la
povertà sempre maggiore... ; la politica da
arte di governare, diventa sempre più incapace di vedere il bene comune,
sempre più non si sa affrancare a sufficienza dal bene del singolo o della
fazione o della nazione o di una parte geografica del mondo; quando lo
stesso pianeta ha necessità inderogabili di essere riconosciuto e gestito
quale villaggio globale, e non come (per così dire) campanile
particolare.
D'altro canto, che la soluzione sia restituire a Dio ogni suo diritto, ne
abbiamo anche la magistrale prova storica :
infatti in passato non è stata forse l'affermazione di Dio, il principale
fattore di sviluppo e progresso ? Il mondo dove Dio è stato accolto in mezzo
agli uomini, anche quale uomo (l'Uomo-Dio), proprio a causa di questa
accoglienza presepiale, non è stato e non è tuttoggi, la parte del mondo
che più ha progredito e che più è capace di comprendersi e comprendere a
riguardo della effettiva soluzione scientifica e umana e teologica, delle
realtà mondiali stesse ? Se poi si vuole annotare che questo mondo è anche
responsabile di ingiustizie e prevaricazioni verso se stesso e altre
civiltà, tuttavia queste mancanze (per quanto sia vero che pure le altre
civiltà di mancanze ne abbiano e ne ebbero, senza che -molto per mancanza
della conoscenza del Crocifisso,ma non solo- avvertano altresì la necessità
di riconoscerle....), che altro sono se non sostanziali e clamorose mancanze
della legge e della volontà evangelica, dell'Uomo-Dio ? Insomma, quando si è
progredito, l'abbiamo fatto riconoscendo Dio e i suoi diritti; quando si è
regredito, l'abbiamo fatto misconoscendo Dio e i suoi diritti ; in ogni
caso, o progredendo o regredendo, non si può prescindere da Dio e dai suoi
diritti. Questo dice la storia in sintesi .
Nessun dubbio dunque, che anche considerando la storia medesima, se ne
deduce che la via del progresso passa necessariamente attraverso la
riaffermazione di Dio e dei suoi naturali diritti .
FINE