NOTTE SANTA

( O. METOZZI )

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Antonio Allegri detto il Correggio, Natività 1528-30

  

Un vento moderato, respiro gelido e musicale

del profondo inverno,

dispensa tuttavia, ai quattro punti cardinali,

la voce nuova e eterna, della pace universale.

 

Giuseppe solerte dentro la grotta

illuminata dal fuoco e dalla luce

del mondo nuovo, alimenta la fiamma,

vuole che il tepore si diffonda,

non bastando certo il fiato

del bue e dell’asinello,

a riscaldare l’antro naturale .

 

Poi indugia trasportato finalmente

da un mezzo sonno

nella pace della Notte Santa,

mentre la luce evidente e insieme misteriosa,

cresce, cresce attorno a Maria nel fienile,

più che altrove: è la Luce del cielo

venuta a salvare la terra;

essa penetra tutto e tutto riempie e riveste

di regalità sempre maggiore, di pace e gaudio :

ogni cosa perciò tace e ogni cosa

perciò, esulta al contempo,

scoprendosi visitata dal proprio Creatore.

 

Poi il primo vagito riempie

il vuoto della notte;

il secondo conferma il primo

e la notte intera

dalle fondamenta dell’universo,

fa sussultare: è nato davvero

il Salvatore, il Redentore, il Messia :

venite adoriamo, dicono gli angeli e i pastori,

insieme a Maria e Giuseppe

che non guarda più il fuoco, ma Gesù;

venite adoriamo ripeteranno i Magi

sapienti, che hanno finito per sempre

il loro viaggio interiore,

avendo trovato finalmente, il Dio vero.

 

Ora la prima umanità nuova:

Giuseppe il falegname,

Maria, i Pastori, i Magi,

fa l’esperienza unica

di cosa sia il gaudio del cielo;

infatti questa gioia, questa luce

irradiante da Gesù Bambino,

questo mondo nuovo e eterno

che è Gesù Bambino stesso

e l’umanità redenta

(che è il Presepe),

unisce simbolicamente e sostanzialmente

in modo perpetuo, la terra al cielo.

 

Per questo gli angeli in questa Notte Santa,

non possono fare a meno di cantare

sopra la grotta di Betlemme :

Gloria a Dio nell’Alto dei Cieli,

e pace in terra

agli uomini di buona volontà 1) ,

che sono quelli che Dio più ama .

 

 

1 : Famoso passo del Vangelo di Lc 2,14 : le moderne traduzioni concordate, dicono : Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama ; ma mi sembra far bene assumere la traduzione della Vulgata, secondo la quale la parola greca εύδоκίας (eudochias) , viene tradotta con : di buona volontà anziché con : che egli ama . Comunque nel verso successivo specifico chi sono a mio parere, questi uomini di buona volontà : sono quelli che Dio più ama .

                         

 

FINE

 

 

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