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La
Pasqua è la crocifissione , morte e resurrezione del Signore ;
La Pasqua è la nostra crocifissione , morte e resurrezione attuale e finale ; La Pasqua è la resurrezione del presente e del futuro ; La Pasqua è la resurrezione eterna di tutto e di tutti . Senza la Pasqua , la nostra fede sarebbe vana (1 Cor. 15,14) ; |
Carissimi amici e nemici della vita quotidiana e festiva , signori Italiani e della Neounione ,
in prossimità della festa principale dell' anno liturgico e civile , in prossimità della Pasqua , mi preoccupo di fare gli Auguri nel seguente modo :
parlando a voi come se parlassi a me stesso .
Il sottoscritto insomma non si ritiene né fuori né al di sopra del discorso , ma dentro il discorso stesso , dentro la vita coi suoi pregi e limiti e dentro la festa con le sue istanze eterne .
Vorrei sapere perciò se voi Italiani e Neoeuropei , e se voi Gente del mondo , condividete questa sentenza :
Il nobile si propone cose nobili e agisce sempre con nobiltà (Is 32,8) .
Ditemi perciò se vi ritenete nobili o ignobili , mediocri , o al limite più ignobili che nobili , o invece e auspicabilmente più nobili che ignobili .
Qualsiasi possa essere la vostra risposta franca , provate tuttavia anche a chiedervi se è più nobile credere alla Resurrezione eterna dalla morte , o non credervi ; se è più nobile credere alla Pasqua eterna di Dio e dell' uomo , o non credervi ; se è più nobile avere infinite preferenze di pensiero e di vita , ma ignorare la massima esperienza di vita e di pensiero , cioè la plurimillenaria naturale aspirazione dell ' uomo (e di tutto l' universo -crf. Rm 8,22-) , a superare la morte ed avere la vita eterna .
E' vero , la morte interroga con prepotenza , ed è perciò quasi umano , che alcuni rispondano infantilmente , cioè ignorando il problema , visto che tanto non sembra esserci apparente soluzione ;
la morte debella l'orgoglio dell' uomo , ed è perciò quasi umano che i più irriducibili tra gli uomini , la esorcizzino ;
la morte sembra in apparenza annullare tutto , ed è perciò quasi umano che alcuni siano indotti a credere come definitivo , tale annullamento , e su questa credenza vi costruiscono poi filosofie varie , che fanno l'apologia della vita che si vede prima della morte , per dire che non v'è che il nulla , circa la vita che non si vede dopo la morte ... .
Lo scrivente pertanto non nega ragioni umane o quasi , e per alcuni aspetti abbastanza comprensibili , a tutti questi pensieri , oggi di dotti come di profani .
Tuttavia , anche in considerazione di simili filosofie , che non sembrano sempre cercare l'essenziale , ripropongo la domanda , che a mio avviso è invece essenziale :
è più nobile credere alla Resurrezione eterna dalla morte o non credervi ?
E sul piano della ragione , e perciò non soltanto della nobiltà , è più ragionevole credere alla Resurrezione eterna dalla morte , o non credervi ?
I dotti hanno scritto su questo argomento un mare di pensieri , suppongo .
Ma eccone uno che mi sembra per la verità una risposta soddisfacente :
Un oggetto può dire del suo autore "Non mi ha fatto lui" ? (Is 29,16) .
Se Dio non avesse fatto l'uomo , chi ha fatto l' Uomo ?
Quale cuore e quale scienza umana , possono essere tanto imbelli , da non riconoscere in se stessi e nelle cose tutte , colui che entrambe fece con sapienza ineguagliabile ?
La risposta è che in realtà un oggetto non può dire del suo autore , "non m'ha fatto lui" .
Pertanto se un autore vi fu , chi può impedire a costui di dare la vita eterna proprio a coloro che come gli uomini non l' hanno ?
E se autore vi fu , è più logico ritenere che si preoccupi di dar la vita eterna a chi l'ha perduta o che si preoccupi di far finir tutto con la morte corporale ?
La risposta più nobile e razionale , è che se autore vi fu , costui non può lasciare per sempre la sua opera in balia della morte .
Pertanto l'augurio dello scrivente a tutti quanti , non può essere che questo :
di vivere e di morire da cittadini italiani ed europei e del mondo perseguenti (proprio perché tali e proprio in quanto tali) , la cittadinanza suprema terrena ed extraterrena , cioè perseguenti sulla terra sia l'essenza della nobiltà 1) che l'essenza della ragione 2) sopraaccennate ; le quali sono essenze preziose per molti motivi , ma specialmente perché possono introdurre finanche all' esperienza piena della Pasqua , eterna e sostanziale Resurrezione attuale e futura.
Questo è il mio consiglio e augurio , anche se sento dire da un cuore che sembra italico , almeno nel pensiero :
Non fare gran caso se uno è con te o contro di te , preoccupati piuttosto che Dio sia con te in tutto quel che fai 3) .
Buona Pasqua ! | |
1
: Essenza della nobiltà che può essere riassunta nel detto : E'
più nobile credere che non credere alla Resurrezione ;
2 : Essenza della Ragione o razionalità , che può essere riassunta nel detto : E' più razionale credere che non credere alla Resurrezione . 3 : Anonimo medioevale , Imitazione di Cristo , capp. 2-3 .
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Orlando Metozzi
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