Arezzo , 3-1-04 .
Sergio Pasqui , l' 8 Aprile 2002 , presso l' Ospedale d' Arezzo , sembrava riconoscere le persone che gli parlavano , e a volte era come se annuisse si o no . Crf.: Presepe dei boscaioli . |
Carissimo
Sergio ,
tutti s’aspettavano che tu morissi da povero
, perché come molti (anzi i più) in questo mondo , nascesti
Ma pochi , anzi nessuno , avrebbe mai pensato , che tu dovessi morire
anche in Croce , cioè , eroicamente nel patibolo del coma irreversibile e triennale o quasi .
A te dunque , o amico , una sorte avversa e fatale , t’ha trasformato
in un vivente più simile a Gesù Cristo , di quanto siano simili al medesimo
Cristo , numerosi altri su questa terra :
infatti come Cristo , sei nato povero , non sei vissuto nel lusso ma
nella misura (o talvolta nella ristrettezza) , e infine , come se non bastasse ,
analogamente al Cristo , sei morto nel patibolo della Croce , dissanguato con
lentezza , giorno per giorno , come un agnello pasquale , e persino con un
arcano presagio del nome che porti , Pasqui , appunto , cioè Sergio
Pasqui , unico brandello o vittima veramente pasquale di nome e di vita , in
tutto il parentado , e forse in tutta l’ Arezzo del novembre scorso .
Perché dunque la sorte avversa , e in ultimo Dio che l’ha permessa
,
t’hanno colpito con tanta abbondanza , fino a negarti umanamente non solo
quello che altri hanno in più rispetto a te , ma anche quel poco che avevi ?
Ecco la domanda che gli uomini si pongono sulla terra , e forse gli
angeli raccolgono nei cieli , offrendola a Dio , del quale cantano le lodi .
Ma invero né gli uomini , e forse neppure gli angeli , possono
rispondere esaurientemente a questa domanda .
Soltanto Dio potrebbe rispondere . Ma è nota la sua risposta
nell’ordine dell’esempio pratico , più
che della parola : Cristo nacque e visse povero in questo mondo e infine morì ,
pure lui che era Dio , sul patibolo della Croce.
E questo tipo di risposta , che consiste nel proporre e accettare la
Croce , quando tutte le soluzioni si sono tentate e altra soluzione non s‘è
trovata , è una risposta dal carattere indelebile ,
cioè perdurerà fino alla fine dei secoli :
finché esisterà il mondo , esisteranno anche i portatori ordinari della
Croce (che sono i più) , e i portatori straordinari della medesima Croce (che
sono i meno : ma comunque , più
numerosi di quel che sembra) :
e tu o Sergio , sei stato un Portatore
straordinario , un Crocifisso straordinario .
Tu , che per l’opinione mondana valevi non più di tanto , per il pensiero di
Dio , sei stato giudicato degno di portare fino all’ultimo respiro , il santo
Legno della Croce di Cristo .
E a causa di questo profondo mistero , la logica
dei valori si capovolge :
cioè , quando eri in questo mondo , o Sergio , molti si chiedevano e si
chiedono tuttoggi , quale fosse lo scopo ultimo e l’utilità maggiore della
tua vita , visto che tanto lusso e successo non
avevi .
Ma ora che ti sei rivelato quale Portatore Straordinario della Croce del
Signore , sei tu che in eterno dici a tutti noi che per guadagnare la Vita
Eterna , la cosa più necessaria che dobbiamo fare , è alzare e portare con
fierezza , la Croce ; perché la Croce è il
mezzo di salvezza principale per guadagnare la stessa Vita Eterna , non
solo delle
Così se qualcuno in definitiva non t’ha benedetto e benvoluto abbastanza su questa terra , dal 13 novembre 2003 in poi (data che segna la tua entrata in Paradiso) , dovrà benedirti in eterno in Cielo .
Ma anche per questo tu fosti inchiodato ai quattro punti cardinali : per
poter dire a tutti :
Quando ero sulla terra , perché minor di voi , forse non mi stimavate
abbastanza ; ma ora è tutto cambiato e tutto ricomincia : ora
siete voi o amici miei , che dovete
e dovrete sempre meglio apprezzarmi in eterno , e col massimo della stima
possibile . Ora tocca a voi mentre io v’aspetto e
vi guardo e vi benedico dal Cielo.
Sergio Pasqui : gennaio 2000 , poco prima dell’incidente , al lavoro presso il Bosco di S. Barbara di S. Giovanni Valdarno (AR) : stà bruciando le ramaglie del disboscamento , per l’Impresa Pippucci . |
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Orlando
, che
scrive, cercando d’interpretare sia i sentimenti di parenti e amici , che il
senso più profondo della vita e della morte . |
Fine