ZIA EVELINA

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 Arezzo 19 settembre 2005

 
Bibbiena (AR) , 1985 (?) , Evelina Matteucci nella sua casa, con la nipote Marica .  

 

               Era sempre allegra , ben vestita , spesso pimpante , audace nel parlare e prender confidenza ,  se necessario . Come usuale alla casata , la famiglia era tutto; e poco più c' era di doveri inderogabili, premure, piaceri , e quant'altro, al di fuori delle mura  domestiche .

                Anche fuori casa, quale cittadina, mostrava ampiamente la sua bellezza e il suo tratto nobile e distinto, sempre con quel suo fare vispo e acuto, fresco e inconfondibile. Ma dentro casa , era molto più, era il cuore e il sole, tutto per tutti e dove sembrava che non potesse arrivare, rappresentava comunque uno stimolo, una barriera , un  tribunale persino, una consolazione o un incoraggiamento ... . 

                Nell' ultimo colloquio che vi ebbi , mi spronò a difendermi. Per lei non c'erano incertezze dove stasse la ragione o il torto : il suo occhio vispo e veloce aveva già penetrato la situazione e subito elaborata una sentenza .

                Quando la mia mamma era in agonia , venne nella mia casa per aiutarmi a far pulizie , diceva , ma invero finì per essermi di tanto conforto e compagnia ; capii come in simili circostanze sia insostituibile una zia , che somiglia in tutto alla propria mamma  e ne capisce i desideri e la condizione .

                Poi è morta d' improvviso e in gran silenzio o discrezione, come  una foglia calante dall'albero d'autunno . Ma non sono stato preso alla sprovvista come potrebbe sembrare,  perché in quella casa poco prima       dell' Addio irrevocabile, io portai una grande immagine del volto della Sindone : e mi piace pensare che questo fu il mio saluto, il mio ringraziamento e  insieme il mio eterno, buon auspicio :

                senza che la mia bocca potesse pronunciare l' ultimo saluto (umanamente auspicabile in questi casi), la profondità incommensurabile dello spirito, che a seconda delle circostanze, può navigare in altezze oltre la ragione e oltre la  coscienza, additò a lei e familiari con sua mirabile e infallibile  provvidenza, il cuore e la mente e il volto di Dio, il Paradiso e la Casa del Padre. Ed era infatti di questo gesto, che più  abbisognava:  me ne accorgo con lucida avvertenza, ora che i fatti si dimostrano .

                Riposa in pace, dunque , Evelina !

                E tutti i parenti quaggiù raccolgano solerti e pii , le tue celesti intercessioni .

                

 

FINE

 

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