Nacque nel 1926 alla Lama di Caprese, all’ombra del santo Francesco e di Michelangelo. Dall’uno prese il modo di vivere; dall’altro il creare in bella forma. Il suo modo di vivere era la povertà, l’obbedienza, la castità, la carità; la sua bella forma, era l’amore amichevole per i giovani e e l'umanità; a tutti, ma specialmente ai giovani,  insegnava con eloquenza, il miglior modo cristiano, di studiare, lavorare e voler bene.

                Questo frate dalla faccia grossa e dalla barba lunga, un pò massiccio, più buono che astuto, sapeva vivere secondo San Francesco, alle dipendenze di Dio. La sua lezione era il buon esempio più che gli appelli e la predicazione; la sua parola era chiara e diretta, tutti capivano, nessuno poteva fingere di non sentire.

                Per 40 anni dicono i giornali, ha servito la Chiesa in Sansepolcro (AR); finché dopo 86 anni di vita buona, il 19 gennaio 2012, il Signore lo ha chiamato a sé. E tutta la città che dice aver perduto il Fondatore della Casa dello studente, della Pallavolo, della cura degli Scout…ecc., in realtà non dice la cosa essenziale e più profonda :

                cioè che  tutti, in questo Borgo di Piero e di Cristo, si sentono più soli, meno garantiti da un rappresentante di Dio che manca. E si teme anche per la sorte del Convento Cappuccino in zona Paradiso; infatti la dipartita di Padre Pier Maria, mette a rischio perfino questa benefica istituzione, se non si trova il modo di garantirne la continuità, con nuovi frati .