L ' UOMO E IL TRATTORE:

STORIA DELL' INVENZIONE . 

 

 

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Arezzo

13-8-2003

 

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 Il Trattorista .

Descrizione ( ...) Trazione(...)1926

   

 

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INDICE GENERALE

Introduzione

I primi trattori a vapore : locomobili e locomotive ;

Il trattore a motore a scoppio di tipo Otto Nikolaus ;   

Il trattore a motore a scoppio di tipo Diesel ;

I trattori dell' industria nazionale ;

Conclusione .

NOTE

Bibliografia

 
Anno Agrario 2003 , Trattoristi della Fattoria di Dorna ( Badia al Pino in Valdichiana -AR-) . Un attimo di sosta alla fine del lavoro , e prima del rientro definitivo .

 

 INTRODUZIONE.

                 Dedico questa lettera ad amici ed agricoltori , certamente per chiarire una pagina della storia agricola che ci riguarda come lavoratori e come italiani e europei , ma specialmente per dire persino con l'esempio concreto del trattore (una macchina quotidiana che non tutti apprezzano per finezza e capacità dilettevole) ,

                che l'amore per la scienza e la tecnica possiede una sua bellezza , la quale per sua natura , non è per nulla un fattore isolato fine a se stesso , come alcuni nel mondo moderno tendono a credere , ma al contrario questa bellezza partecipa a pieno titolo della bellezza universale .

               Tuttavia , questa stessa bellezza universale (oltre quella in argomento delle tecniche e delle scienze , per esempio quella incarnata dalle grandi opere della natura o dell' arte o della forma fisica o intellettuale dell' uomo e della donna stessi...ecc) non parla forse proprio in quanto bellezza di respiro universale , dell' esistenza di una intelligenza e di un cuore superiore e infiniti ?

               L'uomo , dirò sotto , inventa il trattore ; e analogamente fa tante altre invenzioni ed esercita la scienza e l' intelligenza a vari livelli , dal raccoglitore di sassi sui campi e di palle sugli stadi , all'astronauta , al genio nei vari settori del sapere . E dunque l' uomo tutto , dal più piccolo al più grande , è meritevole . Ma chi ha creato l' uomo , e chi ha dato lui l' intelligenza e la capacità della scienza ? Altri non può essere che Dio . Dire infatti , come alcuni , che gli uomini derivano dalle scimmie ,  è una risposta né vera né razionale , perché le scimmie attuali che si vorrebbe proporre come nostri progenitori , né hanno inventato trattore alcuno , né esercitano scienza alcuna ...  . Non c'è dubbio , perciò , che la perizia umana nell' esercizio del lavoro , delle invenzioni e della scienza tutta (essendo pure essa come tante altre facoltà umane , un caso unico nel mondo delle creature visibili) è una delle dimostrazioni quotidiane e insieme millenarie , e pertanto di ordine maggiore e non minore , della esistenza di Dio , quale perizia e intelligenza al di sopra di ogni altra :  proprio perché gli uomini che esercitano tale perizia per il bene loro e del mondo , né hanno inventato  né tantomeno hanno creato tale perizia . E pertanto quanto più sono esercenti  e protagonisti di ciò che in potenza (o in quanto facoltà) non hanno creato e inventato , tanto più è logico che possono e  devono essere grati e riconoscenti al Creatore supremo di quella stessa perizia e scienza , che esercitano quotidianamente .

               Si sbagliano  perciò  quegli uomini che tra i moderni ,  sembrano talvolta negare o dimenticare l'assoluto, proprio quanto più si sentono dominatori della scienza e della tecnica .

               Invece è vero il contrario :

               Dio è tanto più evidente quanto più chiaro e limpido e sincero e amorevole , è l' esercizio della scienza e della tecnica medesima , sia teorica che pratica .

 

I PRIMI TRATTORI A VAPORE :

LOCOMOBILI E LOCOMOTIVE

 

               Il trattore è la macchina agricola più importante , nata dalla rivoluzione industriale europea     (secoli 1700 - 1800) , specialmente tra la seconda metà del XVIII° secolo e i primi tre decenni del XX°  , sia nella forma fondamentale del motore Diesel , che nel tipo universale del corpo macchina .

              Il primo trattore su strada , più simile a un carro che a una automobile o a un odierno trattore ancora alimentato a vapore , fu opera dell' ingegnere militare francese Nicolas Joseph   Cugnot (fig. 4 ) nel 1770 : egli nonostante che finisse contro un muro al primo tentativo , intendeva

 

        Fig 4 : La prima vettura a vapore costruita da Cugnot nel 1770 (alcuni nel 1769) .

       (Da : Bassignana 1995) .

       Prima di Cugnot , i carri meccanici su strada , analogamente alle navi , si progettarono a vela  per esser mossi dal vento o mediante leve  (l'equivalente dei remi ) .  .                                                        

 

                  costruire un trattore militare trainacannoni , applicando per la prima volta nella storia , a un carro a tre ruote , il motore a vapore inventato nel 1698 dall'inglese Thomas Savery e sviluppato successivamente dallo scozzese James Watt , nel 1769 :

               il veicolo Cugnot se non avesse deluso le apettative e provocato l'abbandono del progetto, avrebbe teoricamente trainato un carico di 4500 Kg , alla velocità massima di 40 Km orari .

              Tuttavia prima di trasferire questa nuova forza motrice fondamentale , dall'industria   all' agricoltura , passerà ancora circa un secolo :

               l' Ottocento è dunque tutto pervaso dalle macchine a vapore , e la trazione agricola mirante a sostituire con la macchina la forza animale millenaria , prende ispirazione dalla locomotiva della industria ferroviaria , si che specialmente in Inghilterra e in Europa dominano le Locomobili (fig 5) e le locomotive :

 

              Fig 5 : Inghilterra 1858 : Aratura mediante Locomobile : La locomobile ferma nell'angolo sinistro del campo da arare , tira l'aratro con un cavo arrotolabile a un tamburo . Essa sbuffa vapore dalla sua ciminiera di circa 4 metri , che in fase di movimento veniva piegata sulla schiena o smontata in più pezzi . In primo piano si vede l'aratro metallico bivomere con avantaglio . In Italia , ancora ne 1926 , si ha notizia di locomobili (chiamate locomotive) da trazione

              (Da: Saltini , 1989 ) .

 

              la locomobile , oltre che trainare , lavorava per lo più da ferma con cavi e tamburo per arare o come forza di trasmissione nella trebbiatura , la locomotiva  invece è potentissima per trainare su strada e ardirebbe pure affrontare il terreno irregolare dei campi ; ma entrambe sono in ultimo troppo pesanti per muoversi al meglio sul medesimo terreno agricolo .

              In questo contesto europeo , il primo locomobile o trattore a vapore italiano , fu costruito a Piacenza nel 1789 dallo ingegner Pietro Ceresa Costa , che fu pure premiato ad una mostra londinese (Londra era allora capitale universale dell'industria e della meccanica) , con qualcuno dei suoi successivi modelli .

 

IL TRATTORE A MOTORE A SCOPPIO

 DI TIPO OTTO NIKOLAUS.

 

               Bisognava trovare qualcosa di più leggero e versatile delle locomotive o locomobili o trattori a vapore ,  per coltivare i terreni . 

               Ma che cosa ? Per esempio un veicolo a motore a scoppio , anziché a vapore : infatti nel 1853 i fisici toscani padre Eugenio Niccolò Barsanti (1821-1864) e Felice Matteucci (1808 - 1887) , presentarono all' Accademia dei Georgofili fiorentina , il progetto del primo motore a scoppio in assoluto , sebbene la morte prematura del Barsanti ne interruppe il decollo industriale .

               Fu così che soltanto nel 1876 il tedesco Otto Nikolaus perfezionò il motore a scoppio a quattro tempi (aspirazione , compressione , scoppio e scarico) con riconoscimento universale .

               E' dunque da dopo l'invenzione del motore a scoppio per auto , cioè dal 1876 in poi fino al 1920-30 , che si produssero trattori alimentati a benzina o a petrolio o gas o talvolta cherosene , veramente migliori , cioè più leggeri e versatili , rispetto alle locomobili e locomotive a vapore : 

               in Italia , la Fiat scelse questo tipo di motori , saltando la tappa dei testa calda , prima  d' optare definitivamente per il Diesel .

 

IL TRATTORE A MOTORE A SCOPPIO

DI TIPO DIESEL .

 

                 Ma anche la suddetta miglioria del motore a scoppio , evidenziò all'atto pratico un inconveniente intollerabile sia a corto che a lungo termine , cioè una potenza insufficiente per i multiuso del traino agricolo , specie nei terreni irregolari .

                 Stavolta tuttavia non si cercò la soluzione del problema inventando un nuovo motore come si era fatto da poco al passaggio dal vapore allo scoppio a base di gas o benzina o petrolio , bensì , si pensò giustamente di potenziare lo stesso motore a scoppio .

                 Il problema era di come potenziarlo . La soluzione valida all'uopo la trovò l'ingegnere tedesco Rudolf Diesel (1858 - -1913) che nel 1813 fece il brevetto del motore che prende il suo nome, cioè il motore Diesel appunto :

                 il motore Diesel non scoppia per accensione da scintilla come il suddetto motore quadritempo di Otto , ma scoppia per semplice iniezione di carburante nella camera di compressione dei pistoni , essendo che la sola alta temperatura formantesi  per notevole aumento di pressione ad opera dei medesimi pistoni comprimenti , è sufficiente a provocare lo scoppio .

                 Stavolta il concetto teorico del motore Diesel , ebbe finalmente sufficienti riscontri pratici : era possibile produrre veicoli unenti alla necessaria leggerezza o manovrabilità , anche la dovuta potenza .

                Così la Germania , terra d'invenzione ufficiale del motore Diesel 1) , si mise all' opera : ma dopo i tedeschi , il primo produttore di trattori Diesel pluricilindrico , fu un italiano , il Cassani della Same , nel 1927 (fig 6) di cui parlerò sotto .

                Invece dal 1895 al 1950 , in Europa come in America , furono numerosi i produttori monocilindrici a testa calda con alimentazione iniettante a gasolio ; si che questa epoca dei trattori a testa calda , è la prima o significativa conseguenza o lezione dalla invenzione del motore Diesel per auto , nel 1992 :

                insomma del Diesel se ne prende il principio della alimentazione a iniezione e si preferisce un solo cilindro , perché più facile da costruire . Ma col tempo ci si rende conto che per ottimizzare l'equilibrio maggiore tra la potenza e la versatilità , bisogna si mantenere la base a iniezione Diesel , ma con motori pluricilindrici , anziché monocilindrici .

                E Francesco Cassani giovanissimo (come abbiamo sopradetto , a soli 27 anni) , ebbe il merito d'intraprendere questa nuova via vincente del Diesel pluricilindrico , quando sia la maggioranza in Germania che chiunque negli altri paesi nel mondo , o stagnavano nella ricerca sul motore a scoppio di tipo Otto Nikolaus , o preferivano la via dei testa calda .

                

           Fig 6 :  1927 : il primo prototipo della Cassani (che diventerà la Same nel 1942) , con un grosso motore Diesel bicilindrico da 12,7 litri .                 Francesco Cassani aveva capito per primo in Italia e forse nel mondo , che il futuro dei trattori era nel dotarli di motori Diesel e non più a vapore , a gas o a Benzina o a Petrolio o monocilindrici a testa calda .  Raro nelle mostre di trattori d' epoca .   (Da Baldwin - Morland 1999) .                                                                                                                           

 

 

I TRATTORI DELL ' INDUSTRIA

NAZIONALE .

 

                         L' Italia come il resto d' Europa , nel dopoguerra 15-18 come in quello 40-45 , importò o produsse in loco trattori provenienti dagli Stati Uniti d' America (fig 7) , almeno come marchio : infatti i Fordson potevano provenire da più vicino , essendo fabbricati anche in Inghilterra nel 1917 (cioè un anno prima che ne decollasse la produzione nella stessa America) e persino in Irlanda nel 1919 e a Bologna dopo l' ultima guerra .

 

                Fig 7 : 1924 : Trattrice Fordson (USA) , diffusa nelle campagne italiane sin dai primi decenni del secolo . Di questa marca di trattori nel secondo dopoguerra , v' era pure  una fabbrica a Bologna . Tali macchine si guadagnarono con ragione la stima degli agricoltori e dei tecnici italiani .

              (Da : Storia dell' Agricoltura Europea , p. 273)                                                                                                                       .                           

 

                          Ma l' industria trattoristica nazionale si sviluppa rapidamente tra le due grandi guerre (1915-40) , quando nascono le principali società costruttrici , quali la FIAT (modelli 702-703) , la LANDINI , la SAME , che sopravvivono tuttoggi e che descriveremo sotto una ad una .

                    Al contrario sono imprese cessate la BUBBA (1925-56) , l' ORSI (1930-56) , l' OM (1927-33 ; 1933-70 rilevata dalla Fiat) , la CEMSA (modello Romeo) , l' ALFA-ROMEO (1920-35)  (fig 8) , la BREDA (1920-50) , la MOTOMECCANICA  (anni 20 - 1958) .

                    Tuttavia antesignane maggiori furono la PAVESI - TOLOTTI , la BARONCELLI , la BARBIERI .

                    La PAVESI costruì il suo primo trattore a tre ruote con trazione a una sola ruota posteriore , addirittura nel 1911; ma mise a punto i modelli principali esportati pure in Inghilterra e Francia , negli anni 20 . La BARONCELLI lavorò solo nel biennio 1912 - 14 .

 

         Fig  8 : 1932 , Cingolato dell' Alfa Romeo , motore di 1,7 litri da 10/15 cavalli . Si noti l'uso dello sterzo circolare , nonostante i cingoli .

         (Da: Baldwim-Morland 1999).    

 

             

                  Di queste suddette , come ho detto , sopravvivono tuttoggi la stessa FIAT , principale produttrice di trattori in Europa , le prestigiose SAME e LANDINI e numerose altre minori , nate per lo più nel dopoguerra , come la FERRARI (che forse non ha nessun rapporto con l' omonima e leggendaria di Maranello) , la PASQUALI , la GOLDONI , la CARRARO , che hanno portato avanti con primato mondiale , l'evoluzione delle trattrici di piccola taglia dai 15 ai 35 o 100 cavalli .

 

            Fig 9 : 1918 : il FIAT 702 , primo trattore costruito dalla celebre Casa torinese . Andava a Petrolio ed aveva una potenza di 30 cavalli . Pesava 2835 Kg ed aveva l'inconveniente di dover tener premuta la frizione durante l'uso , altrimenti si fermava . Per circa 25 anni rappresentò la base per i successivi modelli . (Da Bollino : 1999 , p. 38) .

 

                   La FIAT (Fabbrica italiana automobili Torino) , come richiama il nome , nasce appunto come fabbrica d'automobili ; e la prima sua auto uscì a Torino nel 1899 .

                   Ma dopo la prima guerra mondiale , nel 1918 , adattando l'esperienza delle trattrici per cannoni prodotte per l'esercito italiano , fabbricò il primo modello di trattore , cioè il Fiat 702 (fig 9) .

                   Da questa data fino ad oggi , sebbene con alti e bassi , la FIAT ha continuato ad affermarsi sia in Italia che nel mondo con la maggiore capacità produttiva europea : ad es. nel 1980 sfornò 1. 500. 000 trattori .

                    Ma il marchio Fiat dagli anni 50 viaggia per il mondo anche grazie a numerosi accordi commerciali e rilevamenti d'altri produttori :

                    dopo essersi consociata con la SPA (Società ligure piemontese automobili ) che dal 1926 costruiva trattori con trazione a quattro ruote su licenza Pavesi , nel 1933 rileva la OM (Officine meccaniche Brescia) , fabbrica di trattori e autocarri nota per l'affidabilità memorabile dei suoi costrutti . Negli anni 50 fa accordi con la francese SIMCA che produce trattori francesi SOMECA utlizando progetti Fiat . Negli anni 70 tra le licenziatarie internazionali della Fiat , figurano la rumena UTB (Uzina Tractorul Brasov) , la turca Turk Tractor , la iugoslava Tovarna , l' argentina Fiat Concord . Nel 1974 dopo la consociazione con la Allis-Chalmers , costruisce una linea di cingolati prodotti negli Stati Uniti e in Brasile , delle scavatrici per l'Italia e il Brasile , delle livellatrici e ruspe per gli Stati Uniti ...  . Nel 1975 rileva la Laverda di Breganze (Vicenza) produttrice di mietitrebbie e nel 1991 la New-Holland della città omonima di Pensylvania (USA), braccio europeo della Ford , dopo che questa ne aveva assunto il controllo nel 1996 . Ma anche prima di questa operazione , la Fiat come ho già detto , era già la maggiore fabbrica europea di trattori  (....)  2) .

                    La SAME (Società anonima motori endotermici) viene fondata ufficialmente nel 1942 , per opera della Cassani . Questa fabbrica di trattori , aveva infatti esordito con successo fin dal 1927, quando Francesco Cassani , alla sola età di 21 anni , realizzò in collaborazione col fratello Eugenio , il primo trattore agricolo con motore Diesel a iniezione spontanea (fig 6) . Dal 1927-42 a oggi , la (Cassani)-SAME è stata una presenza costante , e contende tuttoggi alla Fiat in Italia e nel mondo , il primato della qualità ; ma se continua ad espandersi non tarderà a contendergli pure quello della quantità prodotta : oggi la SAME in espansione ha inglobato la LAMBORGHINI nel 1972 , in seguito la svizzera HURLIMANN e nel 1995 la tedesca DEUTZ-FAHR .

                    Giovanni LANDINI cominciò a costruire macchine agricole nel 1884 . Ma dopo la sua morte avvenuta nel 1924 , nel 1925  i suoi figli si dedicarono particolarmente ai trattori col modello monocilindrico a testa calda da 30 cavalli .

                     Così nel 1934 questa fabbrica produsse 900 trattori , annoverò 250 operai che ne costruivano 4 al giorno . Ma nel 1959 si cominciò a montare motori Diesel a 3-4 cilindri Perkins che i Landini costruivano su licenza .

                    La tipica verniciatura in blu , cominciò tuttavia nel 1960 , quando la Landini si unì al gruppo canadese Massey-Ferguson di cui faceva parte la Perkins :

                         di questa consociazione sono tipici una linea di cingolati coi marchi sia della Landini che della Massey .

                         Fu a partire dal 1971 che si produssero i primi modelli a 6 cilindri ; e nel 1977 queste versioni superarono i 100 cavalli vapore , per la prima volta .

                         Negli anni 90 , la Landini ha continuato ha fornire alla Massey-Ferguson alcuni dei suoi modelli speciali più piccoli , come quelli per vigneto .

                         Le aziende CARRARO Spa e Antonio Carraro di Campo d' Arsego (Padova) come la Lamborghini  3) , sono di nascita post-bellica , alla metà degli anni 50 .

                    I primi modelli montavano motori Diesel di produzione propria , ma poi si optò per i Perkins e i Deutz .

                    I trattori Carraro sono acquistati anche dalla Renault che poi li rivende in Francia col proprio marchio , e in alcune parti come per esempio gli assali anteriori  detti a riduzione epicicloidale , sono venduti pure ad altri costruttori , perché ritenuti di affidabilità pressoché ineguagliabile .

 

CONCLUSIONE .

 

                   Il trattore a motore a scoppio di tipo Diesel , è dunque una macchina che si è evoluta lentamente , prodotto non di un singolo inventore , quanto del genio meccanico di più ingegni , anzi persino del genio collettivo europeo e americano , se si considera adeguatamente l' uso o collaudo giornaliero e decisivo nelle pianure come sulle montagne  .

                   Questa macchina è pertanto la principale forza motrice dell' agricoltura moderna . Essa , come sopradetto , progettata nei fondamenti principali del motore Diesel e della manovrabilità già nel XIX° secolo , ebbe però il suo sviluppo industriale e il suo perfezionamento , nel XX° . Ed è tuttoggi la macchina regina dei campi , con buona prospettiva di rimanerlo a lungo , anche nel 3° millennio .

                   Il trattore ha sostituito le millenarie bestie da tiro , buoi o cavalli o muli che fossero , e se da un lato resiste di più alla sete , alla fame e alla fatica , avendo in definitiva molta più potenza e resistenza rispetto agli animali e agli uomini , dall' altro ben si può dire che pur essendo una macchina , cioè qualcosa di meno vivo rispetto ai regni vegetale e animale (e dunque non tanto vivo come le piante e gli animali , amici e collaboratori tradizionali e insostituibili dell' agricoltore e di qualunque uomo) , tuttavia è l'amico nuovo e inseparabile dell' agricoltore moderno del XXI° secolo .

                    Invero , se ben usato , questo amico di metallo è certo un fattore di sviluppo e di progresso .

Fine

della Lettera

che racconta brevemente la storia del  trattore .

 

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NOTE

1 : In realtà Diesel ebbe un predecessore che per primo realizzò il concetto fondamentale del motore Diesel , cioè il francese Beau de Rochas (1815-91) , che nel 1861 aveva brevettato un motore a 4 tempi con accensione a compressione . (Crf . Rivieccio , anno 1826 ,  p. 122) .

2 I dati sulla Fiat sono aggiornati al 1999  .

3 : Ferruccio Lamborghini cominciò a costruire trattori nel 1947 : ebbe gran successo iniziale ; poi si decise nel 1972 a vendere alla Same il settore trattori , perché il governo boliviano gli annullò un ordine di 5000 veicoli . Ma il marchio e le innovazioni sopravvivono : per es. la AGCO-WHITE nel 1992 ha comprato 400 Lamborghini da distribuire negli USA . E in Italia e nel mondo sono vive la simpatia e la stima per il marchio Lamborghini .

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE .

 

 

  •                  AAVV , Storia dell' agricoltura europea ,   Roma , Banca  Nazionale dell'agricoltura,   Fabbri , Bompiani , Sonzogno , Etas , 1980 .

 

  •                  Baldwin  Nick - Morland Andrew Trattori classici nel mondo Vimodrone   (MI) , Nada , 1999 .

 

  •                 Bassignana Luigi , Automobili (l'Infanzia di un mito), Torino , Selcom  1995 . 

 

  •                 Bollino Giorgio ,     Il trattore d' epoca , Cavallermaggiore (Cuneo) Ufficio Tecnico Gribaudo , 1999 .

 

  •                 Rivieccio Giorgio , Enciclopedia cronologica delle scoperte e delle invenzioni , Milano , Rusconi 1995 . 

 

  •                 Saltini Antonio , Storia delle scienze agrarie , Bologna , Edagricole , 1989 .(Voll. I_IV ;  In particolare : Vol. III° e IV° ) .

 

Fine

della Pagina

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